Italiani a La Vuelta 2021: ecco come vanno tappa dopo tappa
15 su 184: tanti sono gli italiani a La Vuelta 2021, per un contingente che rappresenta l’8,15% dei partecipanti.
Chi sono gli italiani a La Vuelta 2021
C’è chi sperimenta per la prima volta i gradi di capitano unico (Ciccone), chi prepara il Mondiale (Trentin).
Poi c’è chi vuole capire dove può arrivare “da grande” (Bagioli), chi fa il gregario di lusso con un occhio alla classifica generale (Caruso), persino chi è arrivato al passo d’addio (Aru).
In mezzo una platea di gregari, tutti da seguire nella corsa a tappe più dura e imprevedibile della stagione. Vediamo insieme come se la cavano gli italiani a La Vuelta 2021, tappa dopo tappa.
Extra: anche se non è italiano ma svizzero, segnaliamo la lodevole iniziativa di Gino Mäder che si è impegnato a donare 1 € per ogni ciclista che si metterà alle spalle in ogni tappa. La destinazione della donazione sarà un’associazione ambientalista – da individuare insieme ai suoi follower
Seguiamo insieme a lui la raccolta:
- meglio di 153 atleti
- meglio di 129 – totale 282 euro
- arrivando 16esimo se ne è messi alle spalle 168, totale 450 euro
- 23esimo nello sprint finale per tenersi alla larga dai pericoli, fa meglio di 159 corridori: già 609 euro nel salvadanaio
- 127 corridori alle spalle
- Mader più veloce di 133 rivali
- sono ben 154 i ciclisti che lo svizzero si è messo alle spalle, il totale della raccolta schizza a 1.023 euro
- lontano dai pericoli, se ne mette alle spalle 148. Totale 1.171 euro
- chiudendo ottimo 7° si mette dietro 168 avversari: la donazione cresce, 1.338 euro!
- “solo” 130 battuti a causa della fuga di giornata
- 159 alle spalle nella giornata, siamo a 1.627 euro!
- meglio di 140 avversari
- nella volata conclusiva si lascia sfilare, 136 i ciclisti alle sue spalle
- va via una fuga, 15 resistono ma tra i big non sfigura: chiude mettendosi dietro 142 rivali, il totale delle donazioni raggiunge 2.045 euro
16° tappa – Laredo > Santa Cruz de Bezana, 180 km
Nel giorno del compleanno di Salvatore Puccio, in una tappa insignificante dal punto di vista altimetrico la pattuglia degli italiani a La Vuelta 2021 perde la sua vedette.
Coinvolto in una caduta nelle prime fasi di gara, dopo soli 7 km, Giulio Ciccone si ritira per le contusioni e un taglio al ginocchio quando era 16° in classifica generale.
Nel frattempo i velocisti italiani a La Vuelta 2021 si comportano ancora una volta molto bene: nell’ennesimo successo di Jakobsen, Trentin chiude 3°, Dainese 5°, Minali 8°.
Qui la pagina con la classifica di giornata
15° tappa – Navalmoral de la Mata > El Barraco, 198 km
Un buon Ciccone – quinto – regola il gruppo dei big, arrivato a 2′ 57″. Il secondo degli italiani di giornata è Petilli, 31esimo a 3′ 57″.
Per la classifica completa, ecco il rimando al link dedicato.
14° tappa – Don Benito > Pico Villuercas, 166 km
Va via una fuga da lontano senza italiani a la Vuelta 2021, in una giornata segnata da tanta salita dentro al weekend che potrebbe dare una fisionomia ben definita alla classifica e a tutta la corsa.
Migliore dei nostri Giulio Ciccone, 25° a 10′ 45″ dal vincitore Romain Bardet ma a 20″ soltanto dal migliore dei big (Miguel Angel Lopez) e dopo aver tentato un allungo deciso nelle fasi conclusive.
Delusione per Damiano Caruso, costretto a lavorare per il suo capitano Haig e spogliato della maglia a pois proprio dal vincitore di giornata, che facendo 23 punti riscrive completamente questa particolare classifica.
I risultati parziali si trovano tutti qui
13° tappa – Belmez > Villanueva de la Serena, 204 km
Un’altra beffa per gli italiani a la Vuelta 2021, Matteo Trentin 2° e Alberto Dainese 3° in una volata ristretta vinta da Senechal. Appena fuori dai 10 Sacha Modolo 13° e Riccardo Minali, 14°
La classifica completa, senza aggiornamenti dopo questa tappa di pianura, è disponibile nella pagina dedicata.
12° tappa – Jaén > Córdoba, 175 km
Tris nei primi 10 di tappa per gli italiani a la Vuelta 2021, con Bagioli 2° e beffato solo allo sprint da Cort-Nielsen, Matteo Trentin 4° e Gianluca Brambilla 9°.
Il resto della classifica è disponibile qui, senza grandi sorprese.
11° tappa – Antequera > Valdepeñas de Jaén, 134 km
Sulla breve rampa finale Giulio Ciccone cede altri 23″ chiudendo al 17° posto dal vincitore, Primoz Roglic.
Caruso a 2′ 01″ termina 34° guadagnando però 3 punti che lo consolidano leader della classifica degli scalatori (maglia a pois blu) con 31 punti contro i 22 di Romain Bardet, suo primo inseguitore.
Giornata no per Aru, che chiude a 11′ 07″ – con il gruppetto dei velocisti – e abbandona ogni velleità di fare classifica pagando i postumi dei problemi di stomaco che lo hanno afflitto nel fine settimana.
A questo proposito, ora il migliore degli italiani a La Vuelta 2021 è Giulio Ciccone con 6′ 22″ di ritardo, ormai fuori dai giochi.
10° tappa – Roquetas de Mar > Rincón de la Victoria, 189 km
Una fuga di 31 uomini riscrive la classifica generale. Ne fanno parte Bagioli, Benedetti e Trentin, che chiude 13esimo a 1′ 32″ dal vincitore (Storer, al secondo successo) ed è il migliore degli italiani a La Vuelta di giornata.
Bagioli chiude 18° a 3′ 02″, Benedetti 24° a 5′ 17″ (e per la prima volta viene indicato con la bandiera della Polonia, dato che per matrimonio ha il doppio passaporto).
Per il resto dell’ordine d’arrivo, che vede Aru 45° a 37″ dalla vecchia maglia rossa, Roglic, e Ciccone cedere addirittura 1′ 04″, rimandiamo alla pagina dedicata.
9° tappa – Puerto Lumbreras > Alto de Velefique, 188 km
È il giorno di Damiano Caruso, che corona come meglio non potrebbe una cavalcata solitaria lunga 70 km con un menù zeppo di salite, anche dure. Complimenti al ragusano, primo nella stagione a vincere una tappa in due differenti Grandi Giri.
Alle sue spalle si è giocata la partita della classifica generale, con Primoz Roglic in grande controllo ed Enric Mas unico a riuscire a contrastarlo. Naufraga Egan Bernal, che arriva 9° alle spalle di Giulio Ciccone a 2′ 10″.
Proprio l’abruzzese, che sembrava dover pagare pesantemente all’esordio della salita finale, recupera terreno negli ultimi chilometri e ora comanda la pattuglia degli italiani a La Vuelta 2021 con il suo 7° posto in classifica generale a 2′ 39″ dalla maglia rossa.
Più dura per Fabio Aru, 16° di tappa a 3′ 48″ e ora 14° nella generale a 4′ 36″, proprio davanti a Damiano Caruso.
Per tutti i risultati della tappa, ecco la pagina dedicata.
Altro ritiro tricolore nella giornata di oggi, tocca a Jacopo Guarnieri mettere il piede a terra:
8° tappa – Santa Pola > La Manga del Mar Menor, 188 km
Manca ancora il successo per gli italiani a La Vuelta 2021, ma ci va vicino Alberto Dainese che – nella volata conclusiva di una tappa di sabato davvero semplice e anonima – viene beffato solo da Fabio Jakobsen.
Meno bene del solito Riccardo Minali, 12° dopo una serie di piazzamenti nella top 10.
Il fatto che si stacchino solo Bagioli (117° a 30″), Puccio e Nibali (che chiudono con un ritardo di poco inferiore ai 3′) è piuttosto indicativo di una giornata davvero tranquilla, quasi ai limiti della noia.
Nella pagina dedicata, tutti i piazzamenti.
Intanto si assottiglia la pattuglia degli italiani a La Vuelta 2021: a causa di una borsite al ginocchio, conseguenza della caduta in cui è rimasto coinvolto nella quinta tappa, Davide Cimolai si ritira.
7° tappa – Gandia > Balcon de Alicante, 152 km
Nella frazione, segnata dalla stupida caduta di Valverde – buttato giù da una buca nell’asfalto e fratturatosi la clavicola –
va in porto (parte di) una enorme fuga che ha avuto un’anima italiana con Matteo Trentin, molto generoso nel fare il ritmo e infine esausto 77° al traguardo a 24’13”.
Il meglio piazzato di giornata a La Vuelta tra gli italiani è Simone Petilli, 13° a 2′ 53″, mentre tra i big (regolati da Adam Yates a 3′ 33″) Ciccone e Aru – rispettivamente 24° e 25° – perdono altri 30″.
Il resto della classifica di una tappa in cui tutti arrivano sparpagliati è disponibile nella pagina dedicata del sito ufficiale.
In classifica generale, i migliori tra gli italiani sono Ciccone 11° a 1′ 28″ e Aru 13° a 1′ 47″
6° tappa – Requena > Alto de la Montana, 158 km
Dopo un inizio molto veloce una fuga va via a poco più di 100 km dal traguardo, con il gruppo che si rialza.
Ai -30 la corsa si riaccende a causa del vento laterale, con dei ventagli che sparpagliano il gruppo, ma quando la strada gira la frattura si ricompone: Ciccone, che era rimasto “nella rete”, si salva.
Il finale è una rimonta forsennata dei big con Roglic (2°) che stacca tutti i rivali, ma non Bagioli 3° a 2″ soltanto: peccato che il giovanissimo lombardo sia uscito di classifica, la stoffa c’è.
Ciccone 12° a 25″ e Aru 16° a 27″ pagano un buco nel finale e l’esplosività degli ultimi 2 km.
Gli altri, alle prese con il gregariato e distanti: Caruso 81° a 5′ 12″, Dainese 93° a 6′ 31″, Brambilla 100° (ormai un’abitudine 😀 ) a 7’43”, Benedetti 106° a 8′ 24″, Trentin 110° a 8′ 36″, Petilli e Milani fanno il trenino a 9′ 35″ (124°), Guarnieri 139° a 9′ 51″, Puccio 156° a 12′ 53″, Nibali chiude 176° a 13′ 05″, Modolo 177° a 14′ 03″ e Cimolai 178° a 14′ 09″.
5° tappa – Tarancon > Albacete, 184 km
Italiani protagonisti dello sprint finale a La Vuelta mercoledì 18 agosto: 3° Dainese, 8° Minali.
Caruso si tiene lontano dai pericolo (20°), poi: Guarnieri 30°, Modolo 33°, Ciccone 48°, Aru 62°, Brambilla 83°, Nibali 97°.
Leggermente staccati in conseguenza di una brutta caduta che ha condizionato le fasi finali della corsa
a 36 secondi arrivano Benedetti 100°, Puccio 103°, Bagioli 104°.
Petilli chiude a 2′ 21″ al 127° posto, Trentin 159° a 8′ 30″ insieme a Cimolai (165°).
4° tappa – El Burgo de Osma > Molina de Aragón, 164 km
Vince Fabio Jakobsen. QUEL Fabio Jakobsen, che al Giro di Polonia 2020 ha seriamente rischiato di perdere la vita in volata
Per cui, come dice Chad Haga:
E gli italiani si comportano bene, nella volata generale che è l’unica cosa da segnalare della giornata: Dainese 4°, Trentin 8°, Minali 10° allo sprint.
Ciccone si tiene alla larga dai pericoli chiudendo 28esimo, Cimolai-Modolo-Aru fanno il trenino (53, 54 e 56esimo), Caruso è 60esimo.
Bagioli 71°, Guarnieri 89°, Brambilla 108°, Benedetti 148esimo, Petilli 153°, Nibali 155°, Puccio 159°, comunque tutti con lo stesso tempo del vincitore anche nonostante una caduta, avvenuta nella zona di neutralizzazione dei -3 km dal traguardo.
3° tappa – Santo Domingo de Silos > Espinosa de los Monteros / Picón Blanco, 203 km
C’è subito il primo arrivo in salita, salita vera, e Giulio Ciccone chiude 10° con i migliori a 1′ 48″ da Rein Taaramae, tra i fuggitivi di giornata che riesce a coronare con un trionfo – e la maglia rossa di leader – la propria azione.
Bene Fabio Aru, 13° a 1′ 55″, mentre Damiano Caruso paga il gregariato con il 27° posto a 2′ 17″.
Gianluca Brambilla è 47esimo a 3′ 27″, Simone Petilli 65° a 4′ 47″, Antonio Nibali non naufraga e chiude 68esimo a 5’54”, insieme a un Andrea Bagioli che perde le ruote a poco più di 3 km dal traguardo: troppo brutale, per lui, l’ascesa conclusiva e anche la maglia di miglior giovane se ne va (sulle spalle di Egan Bernal, mica paglia).
Cesare Benedetti arriva 93° a 10′ 08″, mentre Salvatore Puccio si vede poco in testa e molla presto, chiudendo 133° a 14′ 57″.
Sacha Modolo 150° a 16′ 14″, ancora più indietro un Matteo Trentin che dopo aver lavorato a inizio salita si fa sfilare e arriva a 18′ 38″, 156esimo.
Nel gruppetto a 21′ 53″ Cimolai, Guarnieri e Minali, rispettivamente 165°, 166° e 167°. Stesso tempo per Alberto Dainese, 172esimo e ultimo degli italiani oggi.
2° tappa – Caleruega > Burgos, 167 km
Un buon Riccardo Minali coglie il piazzamento nella top 10 allo sprint: ottavo!
Anche Alberto Dainese può dirsi soddisfatto del suo 12esimo posto. Lavoro oscuro per Matteo Trentin, nel treno di Molano (poi quarto) e 20esimo all’arrivo.
Giulio Ciccone (23°), Andrea Bagioli (36°), Fabio Aru (49°), Cesare Benedetti (52°) e Damiano Caruso (62°) chiudono nel gruppo dei migliori, con lo stesso tempo del vincitore (per la cronaca, Jasper Philipsen).
Jacopo Guarnieri (78°) e Davide Cimolai (80°), Gianluca Brambilla (88°), Sacha Modolo (100°), Simone Petilli (116°) e Antonio Nibali (123°) si sfilano nel finale, arrivando a 38″ di ritardo.
Salvatore Puccio chiude 161esimo a 2′ 35″.
1° tappa – Burgos. Catedral VIII Centenario 2021 > Catedral – cronometro individuale, 7,1 km
Facciamola molto facile
- 7° Bagioli: inizio scintillante, ha solo 12″ di ritardo
- 22° Caruso: già lì
- 39° Trentin
- 44° Ciccone: mai stato un drago a crono, paga 27″ (quasi 2 al km)
- 81° Aru: finalmente felice, they say
- 82° Dainese
- 86° Puccio
- 104° Petilli
- 123° Brambilla
- 126° Benedetti
- 136° Guarnieri
- 166° Minali
- 172° Antonio Nibali
- 176° Cimolai
- 177° Modolo