Litter Zone ciclismo: come le “zone di smaltimento borracce” stanno modificando Giro d’Italia, Tour e le altre gare
Le “litter zones” (meglio conosciute al singolare, per quanto non sia corretto, Litter zone) nel ciclismo sono aree specifiche designate in cui i ciclisti possono liberarsi di borracce e altri rifiuti che creano durante le gare.
In corsa, infatti, capita spesso di alimentarsi con gel, barrette, panini e altri cibi, che ovviamente hanno un loro involucro, e ancora più spesso di bere acqua o zuccheri e avere delle borracce vuote di cui liberarsi.
Queste zone vengono allestite in genere ogni 30-40 km in tutte le gare UCI. Al di fuori di queste aree i ciclisti possono disfarsi dei rifiuti solo passandoli a un’auto del team o a un’auto di servizio neutrale, altrimenti vengono sanzionati.
La creazione delle litter zone è stata una risposta alle crescenti preoccupazioni sulla sicurezza dei ciclisti e sull’impatto ambientale delle gare ciclistiche.
Ad esempio, ci sono stati casi in cui i ciclisti sono caduti a causa di borracce gettate per strada – ma rimaste piene o chiuse e trasformatesi in ostacoli lungo il percorso.
Inoltre, in special modo le grandi gare come il Tour de France, hanno subito critiche per l’inquinamento che creano, e parte di questo inquinamento è proprio dovuta ai rifiuti che generano i corridori durante i momenti di rifornimento.
L’introduzione delle litter zones è stata quindi un tentativo di rispondere a queste preoccupazioni, migliorando la sicurezza e riducendo l’impatto ambientale delle gare.
La violazione delle regole delle litter zones comporta sanzioni significative.
Nelle gare di un giorno, gettare oggetti o rifiuti in modo negligente o pericoloso o sulla strada o verso gli spettatori può comportare una multa da 200 a 1000 CHF e la squalifica immediata dalla competizione.
Per i trasgressori durante le gare a tappe, la penalità si calcola in tempo:
- alla prima infrazione il ciclista riceve una penalità di 30 secondi,
- alla seconda di 2 minuti,
- la terza violazione comporta la squalifica e l’estromissione dalla corsa.
A fronte di tutta questa severità, che non è solo promessa ma anzi è già stata messa in pratica..
..è chiaro che gli atleti stanno ben attenti a rispettare il più possibile le regole.
Ecco perché gli appassionati di ciclismo vogliono sapere prima del via di ogni tappa dove si trovano le litter zone: conoscere questa informazione gli permette infatti di sapere dove i ciclisti si libereranno delle loro borracce, ed essendo queste dei cimeli molto ambiti (e le litter zone delle zone di lancio di massa delle borracce) si alzano esponenzialmente le probabilità di portare a casa uno o più di questi “premi”.
Purtroppo non sempre è facile accedere a queste informazioni: durante il Giro d’Italia 2021, per esempio, le litter zone venivano anticipate nel comunicato stampa del giorno precedente rispetto alla tappa, ma questo ha creato assembramenti pericolosi per il contagio da Covid (quando si era ancora nel pieno della pandemia).
Con il passare del tempo, la regola sulle litter zone si è un po’ ammorbidita (anche perché non è facile controllare 150 ciclisti per 200 km di tappa ogni giorno) ma, per contro, il reperimento delle informazioni si è fatto ancora più difficile ed è riservato soprattutto agli addetti ai lavori.
E da appassionati lo possiamo dire: è un vero peccato.